The night of: mistero e ricerca della verità

The night of è una serie thriller, giudiziaria e drammatica che ci proietta nella vita di un giovane accusato di un omicidio.

La miniserie The night of è composta da una sola stagione e ci racconta una vicenda che riesce a mantenere lo spettatore incollato allo schermo. Gli 8 episodi che la compongono sono sufficienti per farci immergere in un’affascinante storia di integrazione e di giustizia.

Il protagonista della serie è Nazir (Riz Ahmed), uno studente che una sera conosce una ragazza. Quando quest’ultima viene trovata morta sarà lui il principale sospettato. Infatti, ci sono testimone, arma del delitto e altri elementi che lo indicano come il colpevole dell’omicidio. Ma è realmente lui l’assassino?

L’incipit della storia è dunque perfettamente funzionale alla storia e sa creare il giusto interessi allo spettatore, che vuole scoprire di più sull’identità e sull’eventuale colpevolezza del protagonista.

Lo svolgimento è ben fatto, in quanto durante i vari bisogni accresce il bisogno del pubblico di sapere e la narrazione crea una curiosità spasmodica. È dunque una serie che si riesce a vedere molto velocemente e in pochi giorni, poichè le probabilità che chi la guarda sia catturato dalla necessità di scoprire cosa sia realmente successo nella notte fatale del fattaccio sono alte.

La conclusione non è piaciuta a tutti. C’è chi voleva assistere ad un incredibile colpo di scena, oppure c’è chi voleva vedere una base più solida per la continuazione della storia in una successiva stagione. Dal mio punto di vista, è una conclusione degna di una storia misteriosa in cui le visioni e le interpretazioni erano soggettive per ciascun spettatore.

Durante lo svolgimento della storia, ciò che colpisce è la vita da prigioniero del protagonista. Infatti The night of si focalizza anche sul cambiamento della personalità del soggetto e sul suo bisogno di adattarsi ad una nuova vita, quella della prigione, per il quale non si era preparato e non era affatto pronto. Infatti la serie mette in evidenza le conseguenze e gli effetti di un evento simile per chi viene accusato. La ricerca della verità passa quasi in secondo piano ad un certo punto, rispetto al mostrare come una persona debba convivere con delle accuse che lo condanneranno per tutta la sua vita.

Anche l’evoluzione del coprotagonista, l’avvocato di Nazir, è stato un punto a favore di The night of. Infatti John Turturro si dimostra solido e capace nell’interpretazione di un avvocato ormai in disgrazia, ma capace di trovare la motivazione corretta per difendere il protagonista.

Il dubbio e l’incertezza sono i due fattori che costituiscono The night of. Il finale infatti lascia lo spettatore col dubbio e questo è ottimo. Il dubbio è un elemento positivo perchè caratterizza e rende realistica la storia. Infatti siamo abituati a vedere una narrazione giudiziaria concludersi con un verdetto certo di colpevolezza o non colpevolezza. Anche qui abbiamo un verdetto, ma allo stesso tempo restiamo col dubbio su chi sia il colpevole dell’assassinio ed è proprio questo che ci porta a confrontarci con casi giudiziari reali, nei quali la verità non è mai stata scoperta. Il finale inoltre spiega come, sebbene ora il protagonista sia libero, dovrà sempre convivere con l’opinione che gli altri si sono fatti su di lui in base ai fatti che hanno sentito. Questa visione dei fatti difficilmente cambierà per chi gli resterà accanto, quindi l’unica cosa che il protagonista può fare è andare avanti e non farsi condizionare da ciò che gli altri pensano.

The night of è una serie HBO disponibile su Sky e su Now TV. Ha ricevuto molti apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico

Emanuele Pavoni

Pubblicato da Emanuele Pavoni

Creatore e articolista del sito "ilmiocinema.altervista.org" e della pagina fb "Cinema, My World".